Dal 15 ottobre la certificazione verde Covid-19 sarà obbligatoria in tutti i posti di lavoro. Con questo dpcm, firmato martedì 12, il premier Mario Draghi fissa le linee guida per le pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di sciogliere i nodi e i dubbi che finora erano rimasti.

Tali linee guida sono state preparate dai ministri della Pubblica amministrazione e della Salute: Renato Brunetta e Roberto Speranza.

Nello specifico riguardano:

  • chi deve effettuare i controlli negli uffici e sui luoghi di lavoro;
  • con quali modalità viene fatto il controllo.

Contengono anche una specifica sulla flessibilità per gli orari di entrata e uscita dal lavoro, dato che in concomitanza con l’obbligo di presentare il green pass scatta il ritorno in presenza per i lavoratori della Pubblica amministrazione.

I lavoratori senza green pass dovranno fare tre tamponi alla settimana, se saranno sempre presenti al lavoro.

La verifica della validità della certificazione, anche a campione, potrà essere fatta manualmente oppure essere automatizzata, ma i datore di lavoro non potranno conservare i Qr code dei lavoratori.

Chi non avrà il green pass, rimarrà a casa come assente ingiustificato e resterà senza stipendio.

Scarica il pdf delle linee guida!

 

Lavoro, Garante privacy: via libera a nuove modalità di verifica del green pass

Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sullo schema di Dpcm, che introduce nuove modalità di verifica del green pass in ambito lavorativo pubblico e privato.

I dipendenti dovranno essere opportunamente informati dal proprio datore di lavoro sul trattamento dei dati attraverso una specifica informativa.

 

Green Pass, FAQ sui dpcm

Qui le risposte alle domande frequenti sui Dpcm riguardanti Green Pass e ambito lavorativo firmati dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi.