Gli estintori sono i presidi antincendio di primo intervento più utilizzati per controllare i principi di incendio.

La normativa di riferimento è la norma UNI 9994-1 del 2013, che stabilisce i criteri da seguire nella manutenzione estintori per conservare l’efficienza degli estintori, con l’obiettivo di mantenere invariato il livello di protezione contro il rischio di incendi.

Gli estintori si differenziano in base al tipo di estinguente; i più comuni sono quelli a polvere, quelli a CO2 (anidride carbonica) e infine quelli a schiuma.

Cosa prevede la normativa

Con riferimento alla normativa sopra citata, gli interventi necessari nella manutenzione estintori per mantenere invariata l’efficienza degli estintori sono i seguenti:

  • controllo iniziale;
  • sorveglianza dei presidi, di competenza del personale incaricato;
  • controllo periodico, da effettuare ogni sei mesi per mano di personale tecnico;
  • revisione programmata, deve essere effettuata da personale tecnico.
  • collaudo, di competenza del personale tecnico.

Controllo iniziale degli estintori

Questo primo controllo consiste nel verificare che:

  • le marcature e le iscrizioni siano ben leggibili, in quanto identificano il produttore, l’anno di costruzione, la sigla CE (per gli estintori nati dopo il 2002), l’etichetta dell’estintore, il numero di matricola o il lotto, e il Pressure Test (la pressione di prova del serbatoio);
  • non ci siano segni di corrosione;
  • sia possibile visionare il libretto di uso e manutenzione;
  • eventuali parti di ricambio siano ancora disponibili nel mercato;
  • il presidio sia in linea con le normative vigenti;
  • l’estintore non abbia più di 18 anni di vita.

Eventuali non conformità devono essere segnalate alla persona responsabile dei presidi antincendio e l’estintore deve essere sostituito con uno che rispetti i requisiti della normativa vigente.

Sorveglianza

La sorveglianza consiste nel verificare una volta al mese che l’estintore sia presente, segnalato con apposita cartellonistica, installato a muro o su idonea piantana.

Le condizioni dell’estintore devono essere invariate rispetto al controllo iniziale, non deve presentare segni di deterioramento e deve sempre essere facilmente raggiungibile e ben visibile.

La sorveglianza compete alla persona incaricata del controllo dei presidi antincendio come Safety Target. La persona addetta alla sorveglianza dovrà anche verificare, se presente, che la lancetta del manometro posto vicino alla maniglia sia nella zona verde.

Inoltre, bisogna verificare che il cartellino di manutenzione sia presente e che non siano stati superati i 6 mesi dall’ultimo controllo indicato.

Controllo periodico estintori

Il controllo deve essere effettuato al massimo ogni sei mesi, indipendentemente dal tipo di estinguente.

Il tecnico incaricato deve verificare che il presidio sia in buone condizioni, senza ammaccature, botte o ruggine, poiché ne comprometterebbero il corretto funzionamento.

Dovrà inoltre controllare la pressione degli estintori a polvere, tramite la sostituzione del manometro posto vicino alla maniglia con altro di prova tarato (lancetta nella zona verde).

Invece, la carica degli estintori a CO2 viene controllata tramite pesatura.

La manichetta deve essere controllata visivamente, non deve avere piegature, segni o corrosioni, gli ugelli non devono essere ostruiti e non devono esserci segni di perdite.

Nel caso degli estintori carrellati, devono essere controllate anche le ruote degli stessi.

Ovviamente, un compito importante del personale esperto è di assicurarsi che l’estintore non sia scaduto di revisione o di collaudo.

Anche la corretta posizione dell’estintore deve essere accertata, deve essere sempre ben visibile e facilmente raggiungibile.

Nel caso in cui vengano riscontrate anomalie queste devono essere eliminate, e se non dovesse essere possibile, l’estintore dovrebbe essere segnalato come non idoneo e fuori servizio.

La visita semestrale si concluderà firmando il cartellino di manutenzione dell’estintore, il quale attesta gli interventi eseguiti, e lasciando al proprietario del presidio controllato il relativo registro antincendio.

Revisione estintori

Questa operazione varia in base al tipo di estinguente presente nell’estintore:

– a polvere, deve essere effettuata ogni 3 anni dalla data di costruzione dell’apparecchio, in quelli a CO2 ogni 5 anni;

– a schiuma, la revisione dipende anche dal tipo di materiale del serbatoio. Se questo è in ferro, l’operazione deve essere effettuata ogni 2 anni, mentre se è in acciaio inox è d’obbligo ogni 4 anni.

Secondo la norma 9994-1 del 2013, durante la revisione agli estintori, il personale tecnico deve svuotare il contenuto degli stessi, poiché l’estinguente presente all’interno ha raggiunto la data di scadenza, controllare lo stato interno dei diversi componenti e provvedere a ricaricarlo.

Poi, vengono sostituite tutte le guarnizioni e viene effettuata la pulizia della valvola.

È importante che questa operazione venga segnalata con un’apposita etichetta posta sulla bombola, in modo da indicare il mese e l’anno di revisione, e deve essere incisa anche all’interno del presidio.

Anche in questo caso, nel cartellino e nel registro antincendio deve essere riportato l’intervento eseguito.

Collaudo

Il collaudo è una prova preventiva allo scopo di verificare la stabilità del serbatoio della bombola dell’estintore, mediante una prova idraulica effettuata da personale tecnico.

Anche l’attività di collaudo deve essere effettuata con tempistiche diverse in base al tipo di estinguente presente all’interno.

Per gli estintori a polvere, il collaudo deve essere fatto ogni 12 anni, per quelli a CO2 ogni 10 anni, mentre per quanto riguarda gli estintori a schiuma, ogni 6 anni per quelli in ferro e 12 per quelli con serbatoio in Inox.

Al temine della prova, è fondamentale che non ci siano perdite, trasudazioni, deformazioni o dilatazioni, altrimenti l’estintore deve essere dichiarato non idoneo.

Come per la revisione, una volta terminato il collaudo, devono essere riportati sia all’esterno che all’interno del presidio il mese, l’anno e la denominazione dell’azienda incaricata dell’operazione.

Anche in questo caso, nel cartellino e nel registro antincendio deve essere riportato l’intervento eseguito.

Manutenzione estintori straordinaria 

Questa attività consiste in una manutenzione extra, in aggiunta a quella ordinaria.

È necessaria quando l’estintore presenta delle problematiche che possono essere risolte con un intervento straordinario, come, ad esempio, la sostituzione o la riparazione di alcuni componenti.

È fondamentale, nel caso non sia possibile sostituire la parte con ricambi originali o adeguati, che il presidio sia dichiarato non funzionante.

Questa attività è prevista anche nel caso in cui l’estintore venga utilizzato e debba quindi essere ricaricato.

 

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